Allegato Tecnico 2024

Allegato Tecnico con valore regolamentare

(dell’Edizione 2024) ©

 

CALCOLO DEL KILOMETRAGGIO

Il kilometraggio minimo (1.600 km) verrà estrapolato ESCLUSIVAMENTE dal tracker. Nessun altro dato sarà opponibile all’Organizzazione, posto che è certo che anche il valore spaziale riportato da qualunque navigatore è frutto di mera “convenzione internazionale” tacitamente approvata ed applicata, ancorché con scarti -considerati come normale tolleranza e dunque, per l’appunto, tollerati erga omnes– ed utilizzata dalle stesse piattaforme software ed hardware dedicate alla misurazione delle distanze terrestri.

Lo sviluppo kilometrico del percorso dei primi 10 classificati verrà, in ogni caso, assoggettato a verifica da parte della Direzione Gara.

Ai primi 10 classificati, pertanto, è fatto obbligo di consegnare alla Direzione di Gara i propri strumenti di navigazione (navigatori, ipad, cellulari e/o qualunque altro strumento elettronico utilizzato per seguire il percorso delle quattro tappe) appena giunti al traguardo.

Si raccomanda ai Piloti di aver cura che i dati di percorso vengano memorizzati e di non procedere alla loro cancellazione.

In mancanza è prevista la sanzione della  “esclusione dalla Classifica finale” (vedi art. 6 Regolamento).

 

CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE

Premesso che quanto segue non ha valore esaustivo ma -per quanto dettagliatamente possibile- solo valore indicativo, al fine di prevenire richieste di chiarimenti da parte dei Piloti si precisa.

I sopralluoghi e le informazioni acquisite nel corso delle nove precedenti edizioni della CENTOPASSI hanno evidenziato la IMPOSSIBILITA’ di identificazione univoca come strade di grande comunicazione” e/o “scorrimento veloce” (la cui percorrenza durante la CENTOPASSI è vietata) piuttosto che come “strade statali” (che, invece, in linea di principio sono percorribili durante il rallye) di numerose direttrici stradali italiane.

Tale impossibilità dipende, in taluni casi da omissione da parte degli Enti Proprietari delle strade, in altri dalla collocazione di cartellonistica stradale inappropriata ed inadeguata alla realtà effettiva riscontrabile in loco e tale da ingenerare confusione nell’utenza; in altri ancora da provvedimenti di autorità che hanno ri-classificato solo alcuni tratti -dopo lavori di rifacimento della sede e/o delle carreggiate con e/o senza apposizione di spartitraffico- tralasciando di estendere la ri-classificazione all’intera strada.

Un caso particolarmente eclatante e che perciò citiamo a titolo di esempio, è il collegamento Stradale principale tra Avezzano (AQ) e Cassino (FR) che passa per Sora (FR), cioè la strada “formalmente” denominata SS690 (Strada Statale 690).

Nella realtà tale strada, benché ad una sola corsia per senso di marcia e senza spartitraffico centrale, nel tratto Avezzano – Sora è segnalata in loco come una vera e propria SSV; mentre nel tratto Sora – Cassino è segnalata in loco come S.R. (strada regionale) ancorché Google Earth la classifichi espressamente S.S.V.

Altro caso identico è la S.S.693 meglio nota come Strada Scorrimento Veloce del Gargano, a tutti gli effetti una S.S.V. (quindi assolutamente vietata) benché classificata come S.S., cioè come Strada Statale.

Tale situazione di confusione è comune a diverse altre strade nella direttrice est-ovest tra Molise e Lazio/Campania e tra Puglia e Campania/Basilicata, così come nel cosiddetto “quadrilatero” che interessa ed attraversa da est ad ovest la parte centrale dell’Italia collegando l’Adriatico col Tirreno passando per Marche / Umbria / Toscana. Nello specifico, poi, proprio di tale area geografica, le strade del cd. “quadrilatero” sono tuttora in fase di completamento sicché vi sono alcuni tratti che durante l’edizione 2021 di CENTOPASSI erano percorribili e che attualmente, invece, in quanto largamente modificati ed ammodernati, non sono più percorribili.

Situazioni sostanzialmente simili o addirittura identiche si riscontrano nella zona del Veneto e del Trentino Alto Adige, sia nella direttrice Nord-Sud (ad esempio la S.S. 47) che Est-Ovest e viceversa; nonché in Lombardia (ad esempio la ss36 in direzione nord fino a Trivio Fuentes; e la SS38 da innesto con SS36 in direzione est fino a Bivio Traona).

Per tale ragione riteniamo opportuno fornire le seguenti specifiche che integrano gli esempi di cui all’art. 1.5 del Regolamento e che vanno considerate indicazioni generali e di massima da tenere ben presenti nella programmazione e costruzione del proprio percorso.

Sono vietate -e quindi non potranno essere percorse a pena di quanto previsto dall’art. 6.2- indipendentemente dalla loro classificazione le strade che presentano le seguenti caratteristiche:

  1. tutte le tangenziali e viali di circonvallazioni di tutte le città italiane, con e/o senza spartitraffico comunque realizzato (marciapiede, aiuola, guardrail, barriera in cemento e/o altro materiale);
  2.             tutte le Strade a Scorrimento Veloce (S.S.V.) espressamente qualificate tali dai cartelli apposti lungo le stesse dall’Ente proprietario e/o tali considerate da Google Earth;
  3.             tutte le Strade di Grande Comunicazione (S.G.C.) espressamente qualificate tali dai cartelli apposti lungo le stesse dall’Ente proprietario e/o tali considerate da Google Earth;
  4.             tutte le Strade, comunque classificate (quindi anche le S.S.), che presentino almeno una delle seguenti specifiche:
                a) presenza di spartitraffico di separazione delle direttrici di marcia comunque realizzato;
  5. b) assenza di incroci a raso con altre strade trasversali e/o tangenti;
  6. c) presenza di corsie di accelerazione per l’immissione nelle stesse e/o di corsie di decelerazione in corrispondenza delle uscite (attenzione:

non si considerano corsie di accelerazione/decelerazione delle semplici “corsie di appoggio” della lunghezza di poche decine di metri costruite e/o aggiunte successivamente alla realizzazione della strada al mero fine di agevolare l’afflusso/deflusso dei veicoli senza determinare rallentamenti del traffico);

  1. d) presenza di due corsie per direzione di marcia regolare indipendentemente dalla presenza o meno della corsia di emergenza;
  2. e) presenza di rampe di accesso alle stesse e/o di uscite articolate in incroci canalizzati (attenzione:

non si considerano rampe i manufatti realizzati per consentire l’immissione/uscita dei veicoli in/da strada posta ad un livello più elevato rispetto ad altra che scorre ad un livello più basso; classica situazione di viadotti realizzati dagli anni ’90 in poi per eliminare gl’incroci tra strade della stessa categoria di importanza e/o di eguali livelli di volume di traffico).

(tutte le suddette caratteristiche sono visualizzabili da Google earth).

Per una migliore comprensione facciamo alcuni esempi.

I casi come la S.S.690 Avezzano – Cassino e/o altre come alcune delle diverse Varianti della S.S.17 presenti nella direttrice Nord-Sud, dall’Abruzzo verso Molise e Puglia (Zona Roccaraso – Castel di Sangro – Isernia etc), così come la S.S. 47 tra Veneto e Trantino Alto Adige ad esempio, individuano strade percorribili ESCLUSIVAMENTE per quei tratti in cui NON presentano nessuna delle caratteristiche suddette a condizione di immettersi ed uscire dalle stesse attraverso incroci a raso (vedi Google earth).
Sempre a titolo di esempio, il collegamento veloce Castel di Sangro – bivio Alfedena / Cerro al Volturno / innesto S.S.158, ancorché non espressamente classificato nè come S.S.V., nè come S.G.C., è VIETATO in quanto presenta le caratteristiche di cui al punto 4, lett. b), c) e).
Sempre a titolo di esempio, la S.S.17 nel tratto L’Aquila – Campobasso è VALIDAMENTE percorribile solo in alcuni tratti, con esclusione di altri in base alle indicazioni di cui sopra.

I link che seguono rimandano a mappe che contengono elenchi di strade certamente vietate

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/48/Italia_-_Mappa_strade_europee.svg

https://it.wikipedia.org/wiki/Pedemontana_Veneta#/media/File:Mappa_pedemontana_veneta.svg

ma, ripetiamo, anche tali riferimenti non devono considerarsi esaustivi.

 

Ripetiamo: la eventuale presenza di rampe di uscita/accesso in corrispondenza di viadotti e/o di situazioni di dislivello pronunciato non è, di per sé, sufficiente a considerare la strada che presenti tale elemento come vietata ai sensi dell’art. 1.5 del Regolamento.

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Pertanto, si consiglia vivamente di studiare e programmare con particolare accuratezza il percorso, se possibile evitando completamente di inserire strade che potrebbero esporre al rischio della sanzione prevista dall’art. 6.2 del Regolamento.
Si fa presente che l’eventuale violazione è assai facilmente rilevabile dalla Direzione Gara essendo in avanzata fase di implementazione e sviluppo la mappa delle strade vietate, totalmente e/o per tratti.

Si precisa, infine, che essendo uno dei compiti principali dei Piloti quello di individuare le strade da percorrere, è inutile rivolgere richieste specifiche alla Direzione Gara volte a conoscere -indicando la specifica strada- la possibilità o meno di percorrerla senza incorrere in sanzioni, perché tali richieste non verranno riscontrate (nè potrebbe essere diversamente, altrimenti si favorirebbero i Piloti che chiedono rispetto a quelli che non lo fanno).

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CENTOPASSI 2024