Antonio Allocchio

Hobby: moto, moto moto
Manetta: non mi pronuncio….
Pensiero ricorrente: “…. ma che belli i tempi in cui l’enduro si chiamava regolarità”
Centopassi: quando i miei compagni di scorribande in fuoristrada Franco, Luca e Fabio mi hanno proposto di partecipare alla Centopassi non nengo all’inizio di essere rimasto un po’ perplesso per il fatto di dover partecipare ad una competizione, ma entrando nel dettaglio dei regolamenti mi sembrava che la formula fosse azzeccatissima : una gara sì, ma più con se stessi che con altri piloti , con ampia libertà di programmazione del percorso e di gestione dello stesso.In primavera con i miei compagni di avventura Franco Russo, Fabio Carioni e Luca Angiolini abbiamo iniziato ad abbozzare il percorso : Franco e Fabio, esperti di navigazione e programmi hanno passato ore ed ore al computer per studiare i passi, alla Domenica con Luca si andava in moto a verificare tratti di percorso e simulare i tempi di percorrenza delle varie tappe. La pratica ha confermato la validità della formula scelta dagli organizzatori : è stata una bellissima esperienza, al di la del risultato personale (il secondo posto è stato del tutto inaspettato e frutto più di fortunate coincidenze che di meriti personali), mi ha permesso di vedere nuovi paesaggi e conoscere persone validissime.
Alla partenza, i dubbi sul fatto di riuscire a completare i 100 passi erano molti, poi, tra alti e bassi, speranze e delusioni, passi in fuoristrada che ci hanno rifiutato (…e li pensavo.. avessi qui la mia crf 450…!!!) e variazioni in corsa al percorso per recuperare, arrivato al 100 ° (per la cronaca il Passo delle Radici alle ore 16,33) ho provato una bellissima sensazione, un misto tra sollievo dalla tensione ed eccitazione per essere riuscito a completare iil programma.
e…..inutile aggiungere che sto già aspettando la Centopassi 2016……

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