La CENTOPASSI è la traduzione fisica di un “Ti amo, Italia”…

Il motociclismo si sta evolvendo e non solo per il sempre maggiore coinvolgimento delle cosiddette “quote rosa”…
Si sta evolvendo anche tecnicamente verso scenari finora poco esplorati, inseguendo quella “mobilità sostenibile” di cui oggi sempre più si parla, per non dimenticare, però, quella che dell’andare in moto è la vera essenza.
Crediamo che Gianni Pogliano, vero e proprio CEO del Team TACITA-Mac VOLTpresente in forze alla CENTOPASSI 2015, sia riuscito perfettamente ad esprimere questo concetto.

Vediamo cosa ci ha detto, un po’ anche …raccontandosi a cuore aperto da Motociclista Autentico qual è.

INTERVISTA al Team TACITA

TACITAbridotta

 


 

1 – Ciao Gianni, presentaci il team dei piloti Tacita. So che alla CENTOPASSI avremo una grande esclusiva!

 

Buongiorno a tutti voi!
A far parte del Team Tacita-MacVolt saremo io, Gianni Pogliano, e Pierpaolo, il fondatore della Tacita.
E’ proprio lui la sorpresa di Tacita per questa CENTOPASSI!

Pierpaolo, motociclista dall’età di 14 anni, usa l’auto solo quando è costretto…e malvolentieri.
Motorallysta di lungo corso, ha partecipato a numerose gare internazionali, Dubai Desert Challenge, Rally dei Faraoni più volte, Campionati Motorally Italia, la Dakar 2005 e numerosi rally di Sardegna.

Cosa dire di me? Endurista dal 1998 grazie alla spinta di Pierpaolo, che mi sposta dalla passione per la moto da strada, mio primo amore, ad inziare a praticare l’offroad: colpo di fulmine!…e cosi sono finito a fare da spalla a Pierpaolo nelle sue avventure dove la buona navigazione impostata dal roadbook conta quanto la manetta.

 

2 – Ora presentaci le moto con cui parteciperete.

 

Alla CENTOPASSI il Team Tacita-MacVolt sarà presente con una Tacita T-Race “Diabolika” e una T-Race “Rally”, oppure una T-Race “Enduro”.

Le moto sono allestite con doppia batteria per aumentare l’autonomia.

3 – Moto elettriche per una gara di regolarità. Una bella sfida!
Raccontaci come la affronterete.

 

La nostra visione della CENTOPASSI non credo si discosti tanto da quella degli altri piloti: paesaggi spesso sconosciuti, resistenza psico-fisica, precisione di guida, grinta!
Dal nostro punto di vista, la CENTOPASSI rappresenta una opportunità per divertirci, per metterci in gioco, per vedere paesaggi, alcuni a noi sconosciuti, che sarà di sicuro splendido attraversare.

Guidiamo moto pressochè prive di vibrazioni, racing nel cuore, ma perfettamente in grado di scivolare silenziosamente tra le mura di un vecchio borgo alle 3 del mattino, o attraversare un bosco senza spaventare gli animali, che spesso incontriamo e che non fuggono.

Tacita è anche questo: Elettrico = moooolto divertente, ma anche amico di mtb, escursionisti, animali e natura. Questa è la nostra forza!

La nostra partenza avverrà da Vicoforte, in provincia di Cuneo, città che possiede una Santuario con una tra le più grandi cupole al mondo.

Certamente essendo le moto al 100% elettriche, avranno bisogno (come le altre) di fare “rifornimento”.
Abbiamo cercato di organizzare l’itinerario per poter fare delle soste per la ricarica ogni X kilometri, non c’è un criterio costante, dipende dalle altimetrie e dal percorso stesso.
E faremo quindi tappa presso bar o locali che ci facciano attaccare la presa di corrente.
Nei punti “scoperti” ci organizziamo senza grossi problemi con alcuni amici che ci daranno un appoggio “elettrico”.
La situazione “ricarica a colonnina” per ora si rivela meno facile, il nostro Paese ne possiede, non in grande quantità e ovviamente solo in alcune città. Ma non ci scoraggiamo affatto, anche questo aspetto sta evolvendo rapidamente.
D’altronde l’anno scorso Pierpaolo ha corso la Hard Alpi Tour nella versione Extreme, mentre Gianni guidava in scia la vecchia (e sempre splendida) Africa Twin 650 di Pierpaolo, (moto che era rimasta a “dormire” in garage dal 2009). Nessun problema di convivenza tra il vecchio e il nuovo!
E nessuno di noi patisce gli itinerari lunghi, altrimenti non ci saremmo avvicinati a questa esperienza, che richiede prudenza e rispetto.

TACITAaridotta

 

4 –Siete soddisfatti del vostro itinerario?
Le strade più belle che avete scelto?

 

Stabilito il basso Piemonte come start, la Liguria con le sue incredibili Alpi Marittime ci servirà da lauto antipasto.
E’ una regione che va osservata su Google Earth per capire quanto la Natura sia variegata e in alcuni punti severa.
Proseguiremo verso Est, verso la Toscana, sfiorando il Monte Amiata, per poi dirigere ad Est verso l’Adriatico, poco sotto San Marino.
E con un anello più a Sud faremo altra strada, altre curve.
Poi bussola verso la Garfagnana e se tutto fila liscio, penseremo all’agognato Traguardo!

 

5 – Cosa vi aspettate dalla CENTOPASSI a livello motociclistico e personale?

 

Al di là dei numeri, di possibili imprevisti e dell’inevitabile entusiasmo, necessari per chiunque si cimenti in qualcosa di simile, a tutte le latitudini, (e di viaggiatori davvero abili alla CENTOPASSI ce ne saranno tanti), credo possa essere un’occasione per vivere in modo intenso alcune ore speciali.
Ci piace molto questa ipotesi di viaggio: c’è spazio per riflettere; c’è modo di pensare a quello che è stato, a quello che verrà.
Non si deve lasciare posto alle imprudenze, ma nel guidare su e giù per questi CENTOPASSI ci sarà, credo, il margine che tutti cerchiamo, quel filo che tutti desideriamo ritrovare.
L’essenza della fatica, o della prova con noi stessi. La spinta per raccogliere nuove sfide a titolo personale, e la consapevolezza del valore del sacrificio, che a volte si esplicita in modo fisico, ma ci rafforza sul piano psicologico.

Comunque vada, saranno ore, giorni preziosi.

E allora, magari fra tre mesi, bloccati in tangenziale su un’auto, mentre si viaggia “inscatolati”, potrebbe tornarci in mente quella curva speciale, mentre arriva veloce la notte, lontano dal caos della città, in un luogo che… tu e nient’altro.
Non è male, se ci pensi, e ce l’abbiamo qui, in questa Italia così bella, e così complicata.
E che amiamo, anche se ci viene così facile lamentarcene.

Allora… forse la CENTOPASSI è la traduzione fisica di un “Ti amo, Italia”a due ruote.

 

Buon viaggio a tutti!

 

Gianni Pogliano
Team “Tacita – MacVolt”

 

info@macvolt.it

TACITAcridotta

 

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